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Come usare Google Trends

Come usare Google Trends per Analisi di Mercato o per Analizzare la Concorrenza

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Come usare Google Trends? Perché conviene per il tuo business?

Volete scoprire come usare Google Trends per le vostre analisi di mercato? Siete nel posto giusto!

Nato nell’ormai lontano 2004, Google Trends è stato completamente rinnovato – sia dal punto di vista grafico che nelle funzioni – nel 2015, ma ancora oggi, pur trattandosi di uno degli strumenti più immediati per fare Analisi di Mercato e Analizzare la Concorrenza e le mode del momento, pochi utenti lo conoscono e ancora meno lo utilizzato.

Proprio per questo suo ruolo ancora “marginale” nel quotidiano di chi opera nel settore web (sia come agenzia web specializzata, sia come azienda presente online con un sito web o un ecommerce), abbiamo deciso di creare una breve guida dedicata a come usare Google Trends per studiare il mercato nel quale si opera ed i propri competitor.

Esistono decine di portali e servizi gratuiti – e non – per analizzare i propri competitor, in primis ricordiamo SEM Rush, ma Google Trends ha una funzione leggermente diversa. La sua logica lo rende un ottimo strumento “accessibile a tutti” per capire i Trends Macroscopici di un mercato al fine di ottimizzare il proprio piano editoriale nel prossimo periodo o il proprio catalogo prodotti in vista di una evoluzione del proprio settore merceologico.

Google Trends: Le sezioni principali per Analizzare un Mercato Digitale 

Partiamo dalla home page di Google Trends, visibile qui https://trends.google.it/trends/ e iniziamo subito – a colpo d’occhio – a comprendere le potenzialità dello strumento. Un riassunto delle principali tendenze web del momento, simile alle classifiche sugli hashtag più in voga su Twitter o Instagram, ci viene presentato con il titolo Notizie di Tendenza Attuali.

Se operiamo nel settore news e attualità, magari con un blog seguito da una vera e propria redazione, questa lista potrebbe essere utilissima per valutare le pubblicazioni del giorno o della settimana. Ovviamente, trattandosi di una classifica generata in base alle pubblicazioni recenti e alle ricerche eseguite dagli utenti, per molti giornalisti di cronaca potrebbe rivelarsi troppo “lenta” e ormai datata come contenuti, ma per i blogger e portali di approfondimento può essere una vera e propria miniera d’oro in termini di informazioni e spunti.

Come usare Google Trends: Funzioni Base di Analisi 

Prima di analizzare la composizione della pagina di Google Trends e tutte le sue funzioni, vi voglio presentare altre due sezioni macroscopiche, ma interessanti, raggiungibili dai sitelink (link minori, presenti nei risultati di ricerca – divisi su due colonne – sotto al risultato principale). In primis vediamo la sezione TRENDS 2017 ITALIA visibile qui https://trends.google.it/trends/yis/2017/IT/ e aggiornata di anno in anno con i dati dei 12 mesi dell’anno solare precedente.

Interessante anche la sezione TOP CHART presente qui https://trends.google.it/trends/topcharts nella quale troviamo un riassunto, diviso per macro argomenti, di tutte le tematiche in vetta alle classifiche di interesse, presenti sul motore di ricerca.

Concludiamo l’analisi di queste aree “dinamiche” proposte da Google Trends con la sezione Tendenze nelle Ricerche visibile qui https://trends.google.it/trends/hottrends e perfetta per avere una vera e propria classifica, divisa per giorno, relativa alle news più popolari e lette. Abbiamo ovviamente la possibilità di filtrarle per nazione, così da vedere la lista relativa alla nostra area geografica di interesse, quella dove operiamo o dove risiede la nostra clientela, nel caso di business con mercati internazionali.

Da notare come, in questa ultima sezione, sia presente una barra di colore arancione sotto al titolo di ogni notizia. Qui ci viene indicato da Google il numero di ricerche fatte per quel termine specifico e questo dato, essendo molto probabilmente dati presi dallo “Strumento per le Parole Chiave” di Google Adwords, fa riferimento alla media matematica sugli ultimi 12 mesi.

Andiamo ora ad analizzare, invece, il funzionamento “canonico” di questo potentissimo strumento. Come si può vedere nella schermata qui sopra, nella quale abbiamo eseguito una ricerca di questo tipo:

Keyword Analizzate: “web agency” “agenzia marketing” “agenzia di comunicazione”

Periodo: 2004 – oggi

Località: Italia

E a fronte di questi pochi, semplici, parametri impostati nella barra di ricerca (e nei 2 menu sottostanti dedicati a località e periodo di interesse) l’interfaccia di Google Trends ci propone una Analisi del Mercato legata a queste terminologie sia dal punto di vista temporale che geografico.

google trend

Come usare Google Trends: Dati Temporali e Geografici per una Analisi di Mercato Web 

Vediamo chiaramente come, nel periodo analizzato, la popolarità di questi termini si sia ridotta, molto probabilmente per il propagarsi di soluzioni fai da te e strumenti semplici e pronti all’uso anche per chi non opera nel settore web. Per via dei listini, spesso onerosi, molte realtà aziendali italiane prediligono soluzioni low cost e si rivolgono ad agenzie solo in presenza di progetti più strutturati e con business plan meglio definiti, con marginalità per il marketing.

I valori del grafico, su scala 1 – 100 non indicano il numero di ricerche fatte dagli utenti per queste parole chiave, altrimenti lo strumento sarebbe ridondante con quello presente in Google Adwords, bensì ci propongono un indice percentuale della popolarità del termine (o dei termini in questo caso) nel tempo. 
Possiamo quindi dire che gli anni 2004-2005 siano stati quelli più ricchi di ricerche di questo tipo, potenzialmente la domanda di questi servizi potrebbe non essere calata negli anni successivi, molto più probabilmente si sono diversificati i termini di ricerca. Tra poco vedremo come capire quale sia il termine più attuale e più in trends, quando analizziamo il mercato nel quale operiamo.

Passando ad analizzare i dati geografici, a fronte di 3 parole chiave inserite nel sistema, ci vengono proposti 3 mappe ben distinte – ciascuno del colore specifico dell’etichettà visibile in alto – nelle quali possiamo vedere il “focus” geografico di queste mode, regione per regione.

Se nel menu a tendina in alto, dove abbiamo selezionato ITALIA, avessimo lasciato la visualizzazione estesa a tutto il mondo, avremmo visto un planisfero (con le nazioni evidenziate in base al trend) invece della cartina dell’Italia. Ovviamente, con queste 3 parole chiave, essendo termini italiani, la ricerca ci avrebbe fornito dati geografici praticamente superflui, concentrati principalmente nel territorio nazionale.

Come leggere ed “utilizzare” questo dato geografico?

Se la nostra azienda fosse alla ricerca di regioni e aree geografiche italiane nelle quali creare una nuova rete vendita, una nuova squadra di commerciali pronti a bussare alle porte delle aziende e delle attività potenzialmente interessate ai nostri servizi, questa mappa del paese ci potrebbe già indicare un dato utilissimo, ovvero quali regione manifestino il maggior interesse per questo tema. Possiamo notare infatti una forte asimmetria nei risultati, alcune regioni hanno un colore ben acceso, altre sembrano ignorare completamente questo tipo di servizi.

Query Associate: Trovare nuove parole chiave per azioni SEO sul proprio sito 

La sezione più importante, contenente il maggior numero di spunti per lavorare sul proprio piano editoriale e sulla sezione blog, è sicuramente quello delle Query associate. Questa sezione ci mostra infatti le terminologie di settore più “di moda” nel periodo di tempo analizzato e quelle con la miglior crescita nel tempo (da qui il termine impennata che vediamo scritto accanto a ciascuna parola chiave).

Possiamo, con questi dati, capire come si stiano muovendo i nostri competitor e analizzare il mercato di riferimento e la sua evoluzione, riusciamo potenzialmente a prevedere i trends in arrivo e quelli ormai in fase di declino, dando una forma sinergica a queste mode nelle nostre azioni web e SEO.

Per concludere, vediamo un ultimo dato interessante fornito da queste schermate riassuntive: dal menu a tendina dove leggiamo la dicitura “In Aumento” possiamo selezionare “Più Cercate”. Cambiando questa impostazione Google Trends ci mostrerà la classifica di risultati con il maggior numero di Query (ricerche) su Google, nel territorio nazionale. Anche questo dato, anzi soprattutto questo dato – se letto in combinazione con i trends in aumento – ci può dare informazioni utili per analizzare il mercato di riferimento, per capire dove siamo oggi, da dove siamo arrivati e dove siamo diretti.

Proprio oggi, durante la stesura di questo articolo, ho trovato tra i trends Google News – sul mio telefono Android – un interessante articolo (link) redatto da Intravino nel quale venivano analizzati i trends del settore Vinicolo proprio grazie all’utilizzo di Google Trends. Una vera rarità vedere una applicazione di questo strumento su un blog di questo tipo, l’articolo non è particolarmente approfondito, ma ci permette di avere conferma di come – conoscendo Google Trends – si possano ricavare dati interessanti nell’analisi di qualsiasi settore di attività e mercato di riferimento.

 

Analisi Seo Gratuita

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