I 3 pilastri del posizionamento SEO
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Il traffico su un sito web si può portare in molti modi. Referral, advertising e social network sono solo alcuni dei canali che permettono alle persone di scoprire i tuoi contenuti. Tra questi, il posizionamento organico attraverso la SEO è una strategia a lungo termine che può dare ottimi risultati.
Come abbiamo appena detto, l’orizzonte temporale per vedere i frutti di questo approccio è lungo. In effetti, può essere di oltre un anno! Come mai? La risposta si trova negli elementi fondamentali di questa attività. Ecco quindi i tre pilastri del posizionamento SEO e perché influenzano i risultati che puoi ottenere!
1. Competizione
Il primo elemento da prendere in considerazione è la competizione per un determinato argomento o ricerca. È intuitivo capire perché questo aspetto determina il tempo che impiegherai per vedere i frutti della tua strategia SEO.
Per scalare posizioni sulla SERP, i tuoi contenuti devono essere valutati da Google come migliori di quelli pubblicati da altri. Se ci sono pochi competitor nella tua nicchia, questo risulta più facile: potresti essere uno dei pochi (magari l’unico) a mettere in campo un’attività SEO o i tuoi concorrenti potrebbero non investire sulla comunicazione digitale.
In un settore competitivo, è molto probabile che ci siano tante aziende che stanno lavorando più o meno bene per posizionare i loro contenuti nel modo migliore possibile. Ed è altrettanto probabile che i player più grandi siano supportati da professionisti della SEO con tanta esperienza. In una situazione di questo tipo, è logico che le tue pagine impieghino molto più tempo per scalare le posizioni della SERP.
2. Link in ingresso
I link in ingresso sul tuo sito sono uno dei fattori principali per il successo di una strategia SEO. Suggeriscono a Google che i tuoi contenuti sono rilevanti, affidabili e utili per gli utenti.
Acquisire questi link non è facile. A volte accade naturalmente ma nella maggior parte dei casi la link building è una vera e propria attività di ricerca e collaborazione con altri siti web. E l’autorevolezza di questi siti influenza il “peso” che i loro link verso i tuoi contenuti avranno in termini di posizionamento.
Google valuta anche il modo in cui acquisisci i link. Il procedimento dovrebbe essere il più naturale possibile: improvvisi aumenti di link in ingresso, soprattutto se di bassa qualità, suggeriscono comportamenti discutibili o tattiche black hat che possono danneggiare il tuo posizionamento!
3. Contenuti
Come puoi immaginare, il contenuto è uno degli elementi più importanti della SEO. E l’aspetto che deve interessarti maggiormente è la qualità di ciò che pubblichi. Si tratta di informazioni realmente utili, che rispondono a un preciso intento di ricerca? Se la risposta è affermativa, sei sulla buona strada.
Da diverso tempo, ormai, è evidente che non c’è una lunghezza ideale per i testi sul web. L’unica cosa che conta è risolvere il problema dell’utente; non è importante se ci riesci con 200 parole o con 3000. Rinfrescare i contenuti sul tuo sito è un ottimo modo per mantenere o addirittura migliorare il loro posizionamento. Ed è altrettanto importante scoprire quando è ora di cancellare del materiale che non serve più.
Capire quali sono i pilastri del posizionamento SEO e come ognuno di loro influenza i risultati delle tue attività ti permetterà di migliorare il ranking delle tue pagine!
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