Perché la tua startup deve rinunciare alla SEO organica (3 semplici motivi)
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Il tuo nuovo business ha tre obiettivi di marketing molto precisi: aumentare la visibilità, acquisire contatti e generare guadagni. Le strategie da adottare devono permetterti di ottenere questi risultati. E la SEO organica non è la scelta giusta!
Perché, nell’era dei contenuti di qualità, non è sempre il caso di investire nel posizionamento organico di parole chiave? Perché la tua startup dovrebbe investire su strategie di marketing diverse? Ecco 3 motivi!
1. Competizione
Se il tuo business occupa un mercato senza concorrenza, forse questo aspetto non ti riguarda. Nella maggior parte dei casi, però, le startup sono in competizione più o meno diretta con aziende già affermate, magari con decine di anni di esperienza.
Che cosa significa tutto questo sul web? Che magari i tuoi concorrenti comunicano già da dieci anni con un sito performante che ha posizionato pagine su pagine e raccolto centinaia di backlink. L’autorevolezza di un sito del genere è tale che il tuo mega-articolo sulla parola chiave più importante per il tuo business come minimo sarà diverse posizioni sotto.
Come se le ragioni tecniche non bastassero, c’è anche il problema della percezione degli utenti. Tra il tuo articolo su “i 14 consigli per…” e l’articolo di un tuo concorrente di chiara fama su “i 3 consigli per…” il pubblico preferirà quasi sempre i contenuti della fonte più affermata.
2. Tempo
Lo sviluppo e il posizionamento di un blog richiedono tempo. Non solo il tempo necessario per concepire e creare materiale ma soprattutto il tempo necessario per vedere i frutti di questo duro lavoro.
Come detto in precedenza, essere presenti da poco sul web non aiuta. E un sito che pubblica regolarmente contenuti di qualità in media impiega circa 4-6 mesi per cominciare a vedere risultati tangibili con la SEO organica!
I tempi variano principalmente in base alla competizione presente nella tua nicchia di mercato. È chiaro che questo tipo di strategia sia il più efficace a lungo termine ma la tua startup può permettersi di non ottenere un rientro dagli investimenti per un periodo che può arrivare tranquillamente a un anno?
3. Costo
Molti sottovalutano il costo della creazione di contenuti organici. E questo succede perché magari pensano di dedicare una figura interna a questo compito. Bene, in questo modo si abbatte il costo vivo del lavoro di un professionista esterno. Ma le cose sono un po’ più complicate di così!
Certo, conta la qualità dei contenuti. E conta anche la quantità della competizione. Ma, in definitiva, sono gli articoli intorno alle 2000 parole a guadagnare le prime posizioni su Google! Quante ore ci vogliono per raccogliere e sintetizzare il materiale necessario per scrivere un contenuto di quella lunghezza?
Il costo di un professionista che si occupi di pubblicare periodicamente articoli sul tuo blog, soprattutto se così consistenti, è tutt’altro che basso. Se scegliessi di optare per una risorsa interna, il tempo speso trasformato in costo sarebbe comunque elevato. A parità di prezzo, i risultati di una strategia di blogging in termini di copertura e conversioni sono minori di quelli del Pay-Per-Click, tanto per fare un esempio.
Se stai valutando una strategia di content marketing organico per il tuo business, è evidente che tu abbia le idee chiare su come posizionarti. Ma, per raggiungere risultati più immediati, ti conviene valutare soluzioni con un rapporto costi/benefici più adatto alle tue necessità!
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