È inutile negarlo: il tracciamento delle conversioni non è un requisito indispensabile per le campagne pubblicitarie. Ci possono essere molti motivi per cui non è possibile integrare questo dato nell’analisi delle performance di alcune attività Pay-per-Click.
In questi casi, come puoi misurare il successo della tua campagna pubblicitaria? Scopriamo la risposta in questo articolo!
Definire una conversione intermedia
Immagina di voler pubblicizzare un prodotto o servizio che non vendi direttamente a seguito dell’advertising. Ad esempio, potresti voler promuovere un pacchetto di consulenze o lo sviluppo di un sito web.
Se sul tuo sito non hai un e-commerce che permette agli utenti di eseguire l’acquisto, probabilmente la conversione avviene in seguito al primo contatto. Ma tu hai una campagna pubblicitaria attiva e vuoi sapere se sta funzionando! Bene, allora chiediti: quale azione necessaria è il passo immediatamente precedente alla vendita del prodotto o servizio?
A volte questa azione è la richiesta di informazioni, altre volte la visita di una specifica pagina del tuo sito web. In ogni caso, puoi tracciare questi eventi come conversioni per avere una metrica strategica da tenere sempre sotto controllo.
Confrontare i risultati con i benchmark
Quando non puoi tracciare la conversione che vorresti, spesso ti restano solo metriche che potrebbero sembrare meno importanti. Visualizzazioni, CTR, clic, CPC: nessuno di questi dati sembra rilevante quanto una vendita.
In realtà si tratta di informazioni molto importanti, necessarie per giudicare la qualità di una campagna e la sua efficienza. Ma come si decide se un CTR del 4% è abbastanza alto o se un CPC di 2,27 € è corretto?
Se hai già fatto delle campagne, le tue metriche storiche sono un ottimo punto di partenza! Inoltre sul web è possibile trovare benchmark nazionali e internazionali con cui confrontare i risultati che hai ottenuto.
Ricorda, però, di non legarti troppo a queste informazioni. Il fatto che tu possa spendere più della media per un clic potrebbe non essere un problema, se il valore del cliente che acquisisci lo giustifica.
Incrociare i dati online con quelli offline
Prendiamo un altro caso tipico di pubblicità senza monitoraggio delle conversioni. Immagina di voler promuovere un prodotto che si acquista solo in negozio: per rendere le cose più complicate, non si tratta di tuoi negozi ma di rivenditori. Le tue campagne PPC hanno lo scopo di generare interesse intorno al prodotto e aumentare le vendite offline.
Abbiamo detto che non puoi vendere il tuo prodotto sul sito web e quindi che non puoi monitorare le conversioni. Quindi esamini le metriche della tua campagna per valutarne le performance. Ottimo! Ma non finisce qui.
Se esamini le vendite offline del prodotto dopo un appropriato periodo di tempo, puoi valutare l’impatto della tua campagna! L’advertising online ti permette di sapere tutto del tuo pubblico, compresi dati demografici e geografici.
Esaminare l’andamento delle vendite rispetto al periodo precedente (o lo stesso periodo dell’anno prima) con il supporto dei dati della campagna ti permetterà di valutarne l’efficacia!
Non scoraggiarti se non puoi monitorare le conversioni delle tue campagne Pay-per-Click. I consigli pratici di questo articolo ti aiuteranno a misurarne comunque il successo!