Misurare i risultati delle attività di marketing: lo stai facendo bene?
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È difficile descrivere il piacere di lanciare una campagna pubblicitaria e vedere il conteggio delle conversioni aumentare. Certo, non tutte le attività di comunicazione hanno obiettivi così esplicitamente misurabili come un’azione su un sito o un social network. Ma è necessario adottare una mentalità orientata al monitoraggio dei dati se si vuole aver successo nel marketing digitale!
La scorsa settimana abbiamo parlato di come Google Tag Manager ti aiuta a integrare il tracciamento delle piattaforme che usi. Oggi facciamo un passo indietro ed esaminiamo qual è l’approccio corretto per l’analisi delle performance delle attività di marketing!
Scegliere un obiettivo sensato per il tuo business
Hai mai sentito qualcuno, magari il tuo capo o un tuo cliente, dire: “Voglio acquisire più follower su Facebook”? Oppure: “Voglio aumentare il traffico sul sito web”? Ecco, questi sono due esempi di obiettivi di marketing che non hanno alcuna rilevanza reale per la maggior parte delle aziende.
Volendo sintetizzare al massimo, l’obiettivo di un’azienda è vendere il suo prodotto o servizio. Volendo essere più eleganti, raggiungere e portare avanti la sua mission. Quindi, quando lanciamo una campagna pubblicitaria o prepariamo un calendario editoriale dobbiamo chiederci: “In che modo questa azione di marketing concorre a raggiungere l’obiettivo aziendale?”.
Se anche il fine ultimo è vendere, sappiamo che non tutte le Buyer’s Journey sono uguali. A volte è necessario “coltivare” il contatto acquisito attraverso una comunicazione più informativa che commerciale. In questi casi possiamo definire KPI da monitorare per capire se stiamo lavorando correttamente!
Vanity metrics vs Conversioni
Quando l’utente compie un’azione precisa, come l’acquisto di un prodotto o la compilazione di un form, viene registrata una conversione. Quasi ogni azienda è in grado di definire e monitorare questa metrica.
Esistono molti altri elementi che vanno misurati quando si fa marketing digitale. Il motivo principale è che questi dati permettono di capire se stiamo lavorando bene. Un secondo motivo è che la conversione finale è solitamente il risultato di più attività. Perciò è necessario essere consapevoli di come stiamo comunicando e di qual è la risposta degli utenti alle nostre azioni!
D’altra parte, c’è il rischio di concentrarsi troppo su questi dati secondari e dimenticare il nostro fine ultimo. Un caso tipico è quello dell’azienda che cerca disperatamente di aumentare i follower dei propri canali social. Quanto guadagniamo grazie ai like? Probabilmente nulla quindi diamo a questa metrica il giusto (poco) valore.
Gli indicatori da considerare
Mentre metriche come like su un post o visitatori di una pagina web hanno probabilmente scarsa rilevanza, ci sono dati che meritano di essere considerati attentamente. Queste informazioni riguardano l’interesse che gli utenti mostrano per i tuoi contenuti!
Nel caso di un sito web, il numero di pagine per sessione e la durata media della sessione ci permettono di capire quanto le persone approfondiscono la navigazione sul nostro sito. Nel caso di un canale social, i dati demografici del pubblico che interagisce con ciò che pubblichiamo.
Perché queste metriche sono così interessanti? Perché ci permettono di trarre conclusioni utili per le nostre attività di marketing! Ad esempio, possiamo capire come migliorare la User-Experience sul nostro sito o quali sono le caratteristiche reali del nostro pubblico.
La misurazione corretta dei risultati delle attività di marketing ti permette di capire se i tuoi investimenti nella comunicazione hanno senso. E ti aiuta anche a rendere i tuoi sforzi più mirati ed efficaci!
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