Croce e delizia di quasi tutti i reparti di un’azienda, i report sono tra gli strumenti più importanti per prendere decisioni giuste. Vengono temuti perché spesso sono complicati da realizzare e da leggere; ciò comporta un generale disinteresse verso un elemento così utile per qualsiasi business.
I report sono un aspetto fondamentale delle attività di marketing. Servono a monitorarne l’andamento, a effettuare modifiche sensate e a capire qual è l’impatto delle azioni di comunicazione sull’azienda. Esaminiamo meglio questo strumento!
Le informazioni che un report deve contenere
Quando si parla di marketing digitale, ci sono infiniti dati che possono essere tracciati. Dal numero di utenti che visita una pagina web alle condivisioni di un post social, si può misurare di tutto. È facile perdersi in questa moltitudine di insight.
Quali sono le informazioni veramente utili per il tuo business? Non c’è una regola che definisce cosa devi monitorare e cosa puoi ignorare. Devi definire personalmente dei KPI che vuoi tenere sotto controllo e che decretano l’efficacia o meno di un’attività di marketing.
Immagina, ad esempio, di lanciare una campagna su Google Ads per generare richieste di contatto sul tuo sito. Il numero di impression può essere un dato rilevante ma il numero di conversioni e il costo per conversione sono sicuramente informazioni necessarie!
Se sei seguito da un’agenzia di comunicazione, concorda quali dati sono rilevanti per il tuo business e verifica che siano riportati nei report periodici.
Il problema “tempo”
I report possono essere realizzati in molti modi. Alcuni professionisti scaricano le informazioni da varie piattaforme (come Google Analytics e i social network aziendali) e costruiscono un documento che contiene screenshot e dati. Altri usano direttamente piattaforme di terze parti che si collegano agli asset aziendali e riuniscono i dati in un unico punto.
Questi metodi sono profondamente diversi e richiedono più o meno tempo per realizzare il report. Nel primo caso, recuperare i dati e costruire il documento può essere un processo tedioso ma commentare le informazioni e garantire la leggibilità del report è più semplice.
Nel secondo caso, la raccolta dei dati è molto più veloce ma il documento precostruito potrebbe essere meno flessibile e richiedere degli espedienti per inserire i commenti.
Se ti occupi direttamente della creazione dei report, devi trovare la soluzione che ti garantisce il miglior rapporto tempo/leggibilità. E a proposito di leggibilità…
Presentare le informazioni
I dati sulle attività di marketing sono utili a vari livelli. Sono il pane quotidiano di chi si occupa di comunicazione e non possono mancare tra le informazioni in mano alla direzione aziendale.
A seconda di chi deve esaminarli, è necessario costruire report con diversi gradi di approfondimento e analisi. Il reparto marketing aziendale probabilmente ha bisogno di informazioni settimanali dettagliate sull’andamento delle singole azioni. Il CEO, invece, dovrebbe ricevere un documento mensile che pone l’accento sull’impatto che il progetto ha sul business sottolineando solo le informazioni più rilevanti.
Soprattutto quando i report non vanno in mano a professionisti del marketing, la leggibilità dovrebbe essere l’aspetto più importante del documento. I commenti devono aiutare il lettore a capire il significato dei dati e quali sono i loro risvolti tangibili. Una percentuale sterile come il bounce rate di un sito non significa nulla per un “profano” se non è chiaro il suo significato pratico.
I report sono una parte fondamentale delle attività di marketing. Devono essere realizzati con cura ed essere disponibili regolarmente. Solo in questo modo puoi prendere decisioni più efficaci per la tua comunicazione!
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